Il termine inglese Font deriva dalla parola francese “Fónte”, dal verbo fondere, e indicava i caratteri mobili che si utilizzavano agli albori della tipografia come matrice per la stampa.

In Italiano viene spesso chiamato “Carattere”, ed è forse questo significato multiplo che ne rafforza il senso.

La scelta del Font, che sia sul web o sulla carta stampata, ne denota (per l’appunto) il carattere, il timbro e l’impronta che si vuole dare, proprio perché il Font stesso, attraverso la sua forma e la sua struttura, suggerisce, senza nemmeno leggerne il contenuto, una sensazione, un contesto, più o meno serio, più o meno professionale.

Proprio per questo, una scelta spesso sottovalutata come quella del Font può rivelarsi in realtà un mezzo efficace di conversione per il pubblico che ti segue, trasformandolo in potenziale clientela.

Che cosa è un font?

Sappiamo più o meno tutti che cosa si intende per font, ma è bene partire dalla definizione:

“Il tipo di carattere, o più comunemente font o typeface, in tipografia e in informatica, è un insieme di caratteri tipografici caratterizzati e accomunati da un certo stile grafico o intesi per svolgere una data funzione. Wikipedia

Quando si parla di Font, il primo suggerimento che riceverai da praticamente tutti, è di sceglierne uno leggibile, chiaro, semplice e leggero.
In realtà non è sempre così, e dovresti cominciare ad entrare nell’ottica che il Font che sceglierai non sarà sempre quello che rispecchia i tuoi gusti personali, che siano più o meno discutibili, ma un Font che si sposi un determinato contesto e che rispetti alcune semplici regole.

Categorie di font

Esistono un’infinità di caratteri tipografici, tutti diversi.

Alcuni hanno fatto la storia della tipografia, diventando vere e proprie icone di stile (per citarne uno su tutti, l’Helvetica, particolarmente amato dagli architetti per la semplicità delle linee che lo caratterizza), altri sono stati creati per gioco o per richieste specifiche (vedi i font creati appositamente per film ecc…).
Come tutti gli elementi di design, anche i font che sono stati creati in epoche diverse sono lo specchio delle diverse necessità stilistiche, delle diverse possibilità tecnologiche, e non ultimo, il gusto e le mode del momento.

I font possono essere suddivisi in due grandi categorie:

  • Font Serif (dal francese “con grazie”). Un esempio classico di questa tipologia è il Times News Roman
  • Font Sans Serif (dal francese “senza grazie”). Un esempio di sans serif è l’Arial.

I Serif derivano dalla scrittura calligrafica manuale, e la loro caratteristica principale è quella di avere dei piccoli prolungamenti alle estremità delle aste che li rendono più eleganti, le “grazie” appunto.

Sono raggruppati in quattro categorie: gli Old Style, i Transizionali, i Bodoni e gli Egiziani.
Vengono utilizzati principalmente sulla carta stampata come libri, quotidiani e riviste; la morbidezza di questi caratteri rende più agevole la lettura di testi lunghi.

I Sans-Serif, sono invece semplici e lineari e hanno le estremità delle lettere diritte, senza appendici.

Sono raggruppati in Grotesque, Neo-Grotesque, Umanist e Geometric.
Vengono utilizzati soprattutto sul web, nei testi pubblicitari, in libri per bambini e videoscrittura, perché risultano più leggibili e chiari rispetto ai serif.

Le varianti dei font

Ogni font è progettato in una maniera diversa.
Alcuni di questi offrono diverse varianti allo stesso tipo di carattere.

Queste sono le principali:

  • Normale, chiamata Roman o Regular;
  • Varianti di peso, cioè lo spessore del carattere, dalle più sottili (Light, Thin, Extra-Light, ecc.) a quelle più spesse (Bold, Black, Extra-Bold, Ultra, ecc.);
  • Obliquo (o Oblique) Corsivo (o Italic), varianti diverse del font inclinato, con le loro varianti di peso;
  • Compresse (Condensed) e Allargate (Extended), varianti progettate perché i caratteri siano più larghi o più stretti.

Queste varianti sono un alleato fondamentale quando si tratta di dover scrivere molto testo, soprattutto su una pagina web.

Infatti, la lettura dai dispositivi come smartphone o tablet è molto più stancante che leggere dalla carta stampata, quindi è buona pratica scrivere titoli e parole chiave sempre in neretto, perché oltre ad attirare l’attenzione, rendono il testo meno compatto e più facile da leggere.

Anche la spaziatura tra un paragrafo e l’altro è essenziale, alleggerisce l’impatto iniziale e favorisce la lettura del testo.

Accessibilità

Prima di scegliere il tipo di font per il tuo sito, è bene che tu sappia che Google, già dal 2016, nelle linee guida per Webmaster poneva grande attenzione sul tema delle disabilità.

Infatti, per diversi motivi, sono molte le persone che non possono visualizzare o leggere facilmente i contenuti di un sito web.
L’Organizzazione Mondiale della Salute stima che ci sono circa 258 milioni di persone con difficoltà nella lettura di contenuti online.

Il più grande punto di riferimento per l’accessibilità ai contenuti di un sito web, utilizzate da diversi governi nel mondo, sono senza dubbio le linee guida WCAG del consorzio W3C.
Basate su 4 principi di base e 12 linee guida, le regole dell’accessibilità web determinano che il contenuto della pagina deve essere percepibile, utilizzabile, comprensibile e robusto.

Per quanto riguarda i contenuti testuali, le principali regole di cui tenere conto sono:

  • il contrasto tra lo sfondo e il colore del testo: un testo giallo su uno sfondo arancione è per niente leggibile, e contribuirà quindi ad un punteggio molto basso sull’accessibilità. La maggior leggibilità, invece, la si trova quando si ha lo sfondo bianco e il testo nero
  • il contrasto tra lo sfondo e i pulsanti: come per i testi, è importantissimo aver contrasto tra i pulsanti contenenti link e il colore di sfondo
  • i titoli, sottotitoli e sotto-sottotitoli (H1, H2, H3)
  • il corretto utilizzo di interlinea e spaziatura
  • dimensione dei font paragrafo
  • la suddivisione del testo in paragrafi

Come scegliere i font per il sito web

Per scegliere il giusto font bisogna per prima cosa individuare lo stile grafico che si vuole dare al sito: elegante e professionale o artistico?

Tutto dipende dal settore o mercato in cui ci troviamo, di cosa si vuole comunicare anche attraverso i font del sito web della tua attività.

Un altro aspetto fondamentale è la leggibilità del font su tutti i dispositivi. Quello che da desktop ci sembra perfettamente leggibile, potrebbe creare problemi nella visualizzazione da mobile, e la potenziale perdita dell’utente, che abbandonerebbe la pagina del tuo sito per questa sua difficoltà nel leggere il contenuto.
Inoltre, non tutti i font potrebbero essere visualizzati dai dispositivi. Utilizzare un font cosiddetto “Custom”, ovvero caricato appositamente e non presente nelle librerie, potrebbe risultare come una scelta di stile sicuramente caratterizzante, ma con problemi di caricamento.

Esistono invece dei caratteri utilizzati da tutti i sistemi operativi, chiamati font web safe.
Quando usi questo tipo di carattere, sicuramente sarà visto da tutti, e potrà essere sostituito nel caso in cui non sia disponibile quel font specifico per un qualsiasi motivo.

Inoltre hanno una leggibilità superiore e utilizzando questi font i tempi di caricamento delle pagine saranno più brevi (grazie al fatto che sono già presenti nel sistema operativo e non devono essere caricati da librerie web).

Per questo, nei progetti che realizziamo abbiamo deciso di utilizzare il più possibile font che tutti i sistemi operativi possono leggere, adatti al progetto e leggeri, semplici da caricare e funzionali.

Dove trovare i Font

Per chi invece volesse scegliere un font diverso, esistono tantissimi siti dove poter scaricare font e non solo:

Siti per scaricare font

Siti per riconoscere font

Siti per creare font

Siti per font Instagram

Conclusioni

Per avere un buon impatto visivo all’interno delle pagine il consiglio è di utilizzare non più di 3 font, dandogli una gerarchia. Ad esempio, potresti scegliere un font serif per il titolo della pagina (H1) e un font sans serif per il sottotitolo (H3) e il paragrafo (p).

Ovviamente, se hai già una Brand Identity studiata per la tua azienda, la scelta ricadrà sicuramente su font molto simili a quelli già adottati; in questo modo sarai coerente e riconoscibile sia online che offline.

L’unica regola da attuare sempre e comunque è: MAI UTILIZZARE IL COMIC SANS.

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